Petruzzelli chiude bilancio in positivo, +100mila euro incassi

Biscardi: ‘Grazie a Decaro per il suo costante sostegno’

Il consiglio di indirizzo ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo dell’esercizio 2023 della fondazione Teatro Petruzzelli di Bari che “chiude in positivo per il decimo anno consecutivo”.

Lo comunica la stessa fondazione in una nota, evidenziando che si “conferma il trend di crescita degli incassi del botteghino, di circa centomila euro, grazie all’incremento degli abbonamenti”.

Un dato che “conferma la fidelizzazione del pubblico e l’apprezzamento degli spettatori per le scelte artistiche della fondazione”.
    Nel 2023 la fondazione, a seguito di un “finanziamento specifico ministeriale, ha pianificato ed avviato un piano degli investimenti infrastrutturali di circa tre milioni di euro che si concluderà nel corso di quest’anno e che comporterà minori costi per noleggi e locazioni”.
    Oggi il teatro Petruzzelli “vanta la dotazione organica di lavoratori a tempo indeterminato più piccola delle 14 fondazioni italiane, ma è dimensionata per sostenere la produzione artistica e musicale distribuita su tutto l’anno”.
    Infatti, anche nel periodo estivo, il Petruzzelli realizzerà il festival della Valle d’Itria di Martina Franca, in coproduzione con la fondazione Paolo Grassi.
    Il sovrintendente Massimo Biscardi (il cui mandato termina nel giugno 2025, e non è più rinnovabile), ringrazia i soci enti pubblici locali che “in quest’ultimo decennio hanno sostenuto la crescita della produzione artistica, attraverso una continuità nello stanziamento dei contributi per la fondazione”. Rivolge un ringraziamento particolare, tra gli altri, al sindaco di Bari Antonio Decaro “che tra poche settimane termina il suo mandato di presidente” della fondazione “e che non ha mai fatto venire meno il suo impegno verso la fondazione e i suoi dipendenti”.
    Inoltre il sovrintendente ricorda “i grandi e piccoli mecenati che si sono stretti attorno alla fondazione, destinando cospicue elargizioni per un ampliamento dell’offerta artistica e musicale e quindi un aumento della produzione”.

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