Nue 112, nel primo giorno 516 chiamate alla centrale operativa del Policlinico di Bari

Sono state 516 le chiamate al Numero unico di emergenza 112 gestite ieri, nel primo giorno di attivazione, dalla centrale operativa del Policlinico di Bari diventata centrale di secondo livello proprio a seguito dell’attivazione del Nue.

Dal Policlinico fanno sapere che non si è registrato nessun ritardo nella risposta della rete di emergenza e che si è registrato un 15% in meno delle chiamate inappropriate, ovvero quelle che non avevano bisogno di un intervento di soccorso, grazie al filtro operato dalla Centrale unica di risposta (Cur) Nue 112, incardinata nel dipartimento della Protezione civile a Modugno.

«Siamo ancora in una fase di transizione in quello che è un passaggio storico per la rete dell’emergenza, c’è grande sintonia con la Protezione civile, abbiamo in questi giorni in centrale tecnici informatici per l’allineamento dei sistemi, ma le prime indicazioni sono positive», spiega la direttrice della centrale, Anna Maria Natola.

Le chiamate dei cittadini al numero unico europeo di emergenza 112, o quelle al 118 provenienti dai distretti telefonici 080 (Bari) e 0831 (Brindisi), con la migrazione cominciata ieri, arrivano direttamente alla Centrale unica di risposta. L’operatore Cur in caso di emergenza sanitaria trasferisce la chiamata alla centrale di secondo livello e attende la presa in carico da parte del medico o dell’infermiere di centrale che come avveniva in precedenza valuta il caso e attiva i mezzi di soccorso.

Leccese e Laforgia: Un Patto di Trasparenza per Bari

Nel panorama politico di Bari, una nuova dinamica emerge con la decisione di Vito Leccese e Michele Laforgia di separare le loro strade nelle elezioni comunali, pur condividendo un obiettivo comune: sconfiggere il candidato del centrodestra. Questa mossa strategica, apparentemente controintuitiva, potrebbe delineare un nuovo modello politico per la città, caratterizzato da una collaborazione post-elettorale basata su un patto di trasparenza.

Dopo lunghi mesi di trattative, che hanno visto saltare le primarie a causa delle inchieste e dei tentativi infruttuosi di trovare un terzo candidato di sintesi, Leccese e Laforgia hanno finalmente deciso di prendere strade separate. Sebbene alcuni possano interrogarsi sul perché questa decisione non sia stata presa prima, la realtà è che il contesto politico e le dinamiche delle trattative hanno reso necessario un tempo considerevole per giungere a questa conclusione.

Il momento cruciale è stato segnato da una nota ufficiale congiunta, pubblicata dopo un incontro faccia a faccia tra i due candidati. Questo segnale di collaborazione post-elettorale indica che, nonostante la separazione durante la campagna elettorale, Leccese e Laforgia potrebbero essere disposti a unirsi in caso di ballottaggio o, in caso di vittoria, a formare un governo congiunto per la città di Bari.

Il fatto che entrambi i candidati abbiano deciso di annunciare pubblicamente questo patto di trasparenza suggerisce un’intenzione sincera di coinvolgere gli elettori nel processo decisionale e di promuovere una politica più aperta e collaborativa.

Questa nuova dinamica potrebbe essere interpretata come un tentativo di rispondere alle esigenze di un elettorato stanco delle divisioni politiche e desideroso di vedere un impegno congiunto per il bene della città. In un momento in cui la fiducia nella classe politica è spesso bassa, un approccio di collaborazione tra fazioni potrebbe rafforzare la fiducia dei cittadini nell’amministrazione pubblica.

Tuttavia, resta da vedere se questo patto di trasparenza si tradurrà in azioni concrete e in una reale cooperazione post-elettorale. La politica è nota per le sue sorprese e per le promesse non mantenute, e sarà il comportamento futuro di Leccese e Laforgia a determinare se questo patto rappresenta un vero cambiamento nella politica di Bari o se rimarrà una mera strategia elettorale.

In ogni caso, la decisione di Leccese e Laforgia di collaborare su questioni di interesse comune, nonostante la competizione elettorale, offre una prospettiva interessante per il futuro della politica locale e potrebbe segnare l’inizio di un nuovo capitolo per la città di Bari.

A Bari Laforgia e Leccese divisi al primo turno

‘Ma ribadiamo che siamo dalla stessa parte contro la destra’

Non ci sarà ricucitura tra i candidati del centrosinistra alle Comunali di Bari, Michele Laforgia, sostenuto anche da M5s e Convenzione, e Vito Leccese, appoggiato da Pd, Verdi e Azione: i due schieramenti andranno divisi al primo turno.

Lo hanno annunciato in una nota condivisa: “Confermiamo – dicono – la nostra volontà di restare entrambi in campo in vista dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno.

Anche se andremo divisi al primo turno, vogliamo ribadire con forza che siamo entrambi dalla stessa parte, alternativa a una destra arrogante” .

“Vogliamo precisare – proseguono Laforgia e Leccese – che il dialogo fra noi non si è mai interrotto. Che entrambi abbiamo accettato la candidatura a sindaco allo scopo non di dividere, ma di unire le forze progressiste. E che entrambi, in queste settimane, abbiamo cercato una soluzione che potesse fare sintesi delle diverse esigenze dei partiti, dei movimenti e delle associazioni che compongono il fronte progressista. Non è stato possibile e occorre prenderne atto, senza alimentare inutili recriminazioni e ponendo fine a tutte le polemiche che finiscono per aumentare le incertezze e il disorientamento nel nostro elettorato. Dobbiamo tornare a parlare della città, del suo futuro e delle nostre proposte per i prossimi cinque anni di governo”. I due candidati annunciano quindi che  “anche se andremo divisi al primo turno, vogliamo ribadire con forza che siamo entrambi dalla stessa parte, alternativa a una destra arrogante, priva di argomenti, retrograda in materia di diritti, giustizia sociale e ambientale. Una destra a trazione leghista, che con lo scellerato progetto di autonomia differenziata mortifica i territori e le comunità del sud del nostro Paese”. 

Discarica abusiva nel Barese, scovato presunto responsabile

Si tratta di una impresa edile di Bari

Una discarica abusiva è stata scoperta in contrada Macchia dei Proni a Capurso, nel Barese.

La polizia locale, dopo una attività di indagine durata più di un mese, ha segnalato alla procura di Bari il presunto responsabile dell’abbandono di rifiuti.Si tratta di una ditta edile di Bari impegnata in lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica di un condominio della provincia di Lecce. L’impresa avrebbe sversato rimasugli di vetro, imballaggi, legno, guaine e tubi in plastica, materiale isolante per cappotti termici per un totale di 35 metri cubi di materiale. L’area è la stessa che ospiterà il bosco urbano di Capurso e su cui il Comune ha investito 5 milioni di euro per realizzare una zona servizi con reception, bar e toilette e altre destinate a picnic, fitness, orto urbano, didattico e un anfiteatro per appuntamenti all’aperto. La ditta dovrà provvedere a ripulire i terreni.
    “Chiediamo con fermezza a coloro che commettono questi atti irresponsabili di porre fine a tali comportamenti. Allo stesso tempo, ci impegniamo a intensificare i nostri sforzi per prevenire e contrastare atti di abbandono di rifiuti attraverso una maggiore vigilanza e l’applicazione rigorosa delle normative vigenti”, dichiara in una nota il sindaco di Capurso, Michele Laricchia, chiedendo collaborazione perché “solo attraverso uno sforzo congiunto possiamo preservare la bellezza e la salubrità del nostro territorio”.

Vito Leccese: Al via la Corsa Elettorale a Bari

Nell’arena politica di Bari, la figura di Vito Leccese emerge con sempre maggiore forza e coesione. Il suo sostegno da parte dei partiti e delle liste civiche che lo appoggiano si fa sempre più solido, segnando una svolta significativa nel panorama politico della città.

L’ipotesi di trovare un terzo nome in grado di unire le diverse anime della competizione sembra ormai definitivamente tramontata. Le forze politiche guidate da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si preparano a marciare divise, consolidando ulteriormente il ruolo di Leccese come principale candidato di spicco.

Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde, ha recentemente espresso un forte appello a Sinistra Italiana affinché converga su Vito Leccese. Questo gesto non solo conferma il crescente sostegno intorno alla sua candidatura, ma sottolinea anche la volontà di unire le forze progressiste sotto un’unica bandiera.

La richiesta di convergenza su Leccese da parte di Bonelli rappresenta un importante passo verso la costruzione di un fronte unito, capace di affrontare le sfide e le opportunità che si presenteranno nelle prossime elezioni comunali.

Il momento è cruciale: gli schieramenti politici si stanno preparando a delineare i loro elenchi con i primi nomi, e il nome di Vito Leccese risplende come una stella polare, guidando il percorso verso un futuro politico più inclusivo e coeso per la città di Bari.

Con il pieno appoggio dei partiti e delle liste civiche che lo sostengono, Leccese si presenta come una figura in grado di unire e ispirare, portando avanti un programma ambizioso e condiviso che mira al progresso e al benessere della comunità bares. La sua leadership emerge come un faro di speranza in un momento di cambiamento e di rinnovamento per la città.

‘Diffamò Meloni’, Canfora in Tribunale a Bari

Definì la premier ‘neonazista nell’anima’

E’ arrivato pochi minuti fa in Tribunale, a Bari, lo storico e filologo Luciano Canfora, docente emerito dell’Università di Bari.

A breve inizierà davanti alla giudice Antonietta Guerra l’udienza predibattimentale del processo in cui Canfora è imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni.All’esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, una ventina di manifestanti con bandiere – tra cui quella dell’Anpi – ha accolto l’arrivo in tribunale di Canfora con un applauso.
    I fatti risalgono all’11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell’opposizione e il presidente del Consiglio in carica Mario Draghi. Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “una mentecatta pericolosissima”.
    La leader di Fratelli d’Italia querelò Canfora, e nei confronti del professore la Procura di Bari ha chiesto la citazione diretta in giudizio. Canfora è assistito dall’avvocato Michele Laforgia.
    Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Canfora: tra queste i sei comitati provinciali dell’Anpi pugliese, l’Arci Puglia e Bari-Bat, la Cgil Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza.

La Polizia Locale di Bari festeggia i suoi primi 160 anni

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Oggi, il 16 aprile 2024, la Polizia Locale di Bari festeggia un traguardo straordinario: 160 anni al servizio della città. Questa storica istituzione, sin dalla sua fondazione nel lontano 1864, ha rappresentato un pilastro fondamentale della comunità barese, garantendo sicurezza, ordine e civiltà con professionalità e cortesia.

La storia della Polizia Locale di Bari è una testimonianza dell’impegno costante nel preservare e promuovere il benessere dei cittadini. Fondata in un’epoca di grandi cambiamenti e trasformazioni, la polizia locale ha affrontato sfide storiche e contemporanee, adattandosi sempre alle mutevoli esigenze della società.

I 160 anni di servizio sono un tributo alla dedizione dei suoi membri, che hanno difeso i valori della legalità e della comunità con straordinaria competenza e senso del dovere. La Polizia Locale di Bari non è solo un’istituzione di vigilanza, ma una presenza costante nella vita quotidiana della città, pronta a intervenire in ogni situazione per garantire il benessere e la sicurezza di tutti i residenti.

Attraverso il corso della sua lunga storia, la polizia locale ha sviluppato rapporti solidi con la popolazione, costruendo fiducia e rispetto reciproco. La sua presenza è rassicurante e rafforzante per la comunità, incarnando valori di responsabilità e servizio.

La Polizia Locale di Bari rimane un faro di speranza e sicurezza per il futuro, impegnata a mantenere gli alti standard di eccellenza e dedizione che l’hanno contraddistinta per oltre un secolo e mezzo.

Colpi di arma da fuoco contro auto, ferito 20enne a Bari

Un ragazzo di 20 anni è rimasto ferito all’alba di oggi a Bari mentre si trovava a bordo della sua auto

Un ragazzo di 20 anni è rimasto ferito all’alba di oggi a Bari mentre si trovava a bordo della sua auto contro la quale – a quanto si apprende – sono stati sparati alcuni colpi di arma da fuoco.

Il giovane è stato raggiunto alla gola da una delle schegge del parabrezza.

E’ stato soccorso e trasportato al Policlinico di Bari: lì i medici lo hanno medicato e dimesso qualche ora dopo.

L’episodio è avvenuto poco prima delle cinque del mattino in via Guglielmo Appulo, al rione Japigia. Sull’accaduto indagano i carabinieri.

Lo riporta l’Ansa.

‘Diffamò Meloni’, domani Canfora in aula a Bari

Lo storico definì la premier “neonazista nell’anima”.

i aprirà domani, in Tribunale a Bari, l’udienza predibattimentale del processo in cui lo storico, filologo e professore emerito dell’Università di Bari, Luciano Canfora, è imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni.

I fatti risalgono all’11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell’opposizione e il presidente del Consiglio in carica Mario Draghi.Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “trattata come una mentecatta pericolosissima”. La leader di Fratelli d’Italia querelò Canfora, e nei confronti del professore la Procura di Bari ha chiesto la citazione diretta in giudizio. Canfora è dunque atteso per domani, alle 9, davanti alla giudice Antonietta Guerra. Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Canfora: tra queste i sei comitati provinciali dell’ANPI pugliese, l’ARCI Puglia e Bari-BAT, la CGIL Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza.

Calcio: Bari; esonerato Iachini, squadra a Giampaolo

Il gruppo adesso sarà guidato dal tecnico della Primavera.

Dopo il pesante ko esterno a Como che ha reso ancora più pesante la classifica (squadra ora in zona play out), il Bari ha deciso di esonerare l’allenatore Beppe Iachini, e di affidare la squadra al tecnico della Primavera Federico Giampaolo.
    “La società – è scritto nel comunicato del club – ringrazia il tecnico marchigiano per la professionalità e la dedizione dimostrati ed augura allo stesso le migliori fortune”.
    “Nel contempo – prosegue la nota – la guida tecnica della prima squadra viene affidata, fino al termine della stagione, a mister Federico Giampaolo, fino ad oggi tecnico della Primavera biancorossa”.